Laser Q-SWITCHED

Il laser Q-switched eroga impulsi di elevata energia, particolarmente indicata per la rimozione dei tatuaggi mono e multicolore, di tipo professionale e non e delle lesioni pigmentate benigne. Normalmente tale energia si ottiene dal cristallo di Alessandrite o Neodimio YAG. La modalità Q-switched identifica l’elevata potenza di picco emessa.
Il principio di funzionamento è quello della fototermolisi selettiva, grazie al quale il laser è in grado di frammentare bersagli come particelle colorate del tatuaggio localizzate sotto la pelle e cellule superficiali contenenti melanina.


 

Luce Pulsata - depilazione

Questa tipologia di tecnologia trova applicazione per la cura di diverse topologie di problemi:

  • Macchie solari
  • Lesioni pigmentate
  • Iper-pigmentazione
  • Ringiovanimento cutaneo
  • Depilazione definitiva
  • Cancellare tatuaggi
  • Sbiancamento dei denti


 

Rimozione Tatuaggi

Il tatuaggio è un disegno indelebile realizzato sulla pelle mediante l'introduzione di pigmenti colorati nel derma.
Le figure riprodotte, fantasiose e piuttosto complesse, rappresentano in genere qualcosa che è stato vissuto, sentito o desiderato in un momento particolare della vita.
Col passare degli anni, il tatuato può non tollerare più l'immagine fissata sulla sua pelle e, desiderando di cancellare il tatuaggio, su consiglio dell'incisore, si rivolge al chirurgo estetico per cercare una soluzione.


 

Trattamenti Vasculight

Il sistema Vasculight permette di utilizzare due fonti di energia: una luce pulsata intensa (Photoderm) che viene abitualmente impiegata nel trattamento di inestetismi quali capillari del volto, angiomi congeniti, peli superflui, tatuaggi e macchie cutanee di differente origine, colore e profondità, ed un laser Nd:Jag a 1064 nanometri utilizzato prevalentemente nel trattamento delle teleangectasie (capillari) degli arti inferiori.
La metodica si basa sul moderno concetto della fototermolisi selettiva: in base alla lunghezza d’onda del filtro utilizzato, la luce interagisce prevalentemente con l’emoglobina o la melanina, colpendo selettivamente il bulbo pilifero, il capillare, il pigmento del tatuaggio o il pigmento delle macchie cutanee e determinandone, rispettivamente, la caduta, la fotocoagulazione o la frammentazione.
La luce viene assorbita solo in minima parte dalla cute, che quindi, generalmente, non risulta danneggiata.
Il trattamento, di solito svolto in più sedute, non è invasivo.